Two reviews of “Axiom in italian
http://dundundudu.blogspot.com/2011/12/dephosphorus-axiom.html
Dephosphorus cominciano a fare robe nel 2008, in Grecia. Dopo anni di demo registrati e altri titititirititi, sbuca fuori Axiom, prodotto da una casa discografica tedesca. E son grosse esplosioni anagogiche e cosmiche in ovunquelato.
‘Sti mangia-aglio han svecchiato un genere come il grindcore nobilitandolo, a loro stesso dire, ad “astrogrind”, dando alla violenza dell’album un valore rituale e purificatorio altissimo e che ha radici enormemente antiche. Un certo tipo di esoteria simil-pitagorica permea tutto l’album sin dal titolo e dall’artwork. La geometria sonora e la perfezione della brutalità dell’album sono tutti i mezzi che i musicisti in questione usano per raggiungere la catarsi, per epurarsi, per diventare un puro esercizio di ragione nella sua accezione più antica, quella degli atti di pura forza che si eseguono in contrasto con la natura violenta della physis stessa. Copiosissimi viaggi metempsicotici ed elevazioni spirituali per un genere che s’era consegnato all’idolatria suicida di pochi fanatici che ne capiscono ben poco.
http://parvulescumonamour.wordpress.com/2011/12/19/dephosphorus-axiom/
Tout court: adrenalina pura.
arrivano direttamente dalla Atene in tumulto che si devasta tra risse con la polizia e spese sociali ai supermercati, il debutto sulla breve distanza di questo trio che gode di un’ottima produzione e di una composizione a tratti davvero ispirata- visto che riesce a mettere più d’un accento personale su un territorio alla fine abbastanza difficile da scardinare e rinnovare come quello grind. ma i ragazzi hanno le carte in regola (e non lo dico soltanto io, pure ondarock lo dice) per prepararci un debutto su ellepì che potrebbe portare una devastazione sonica ancora mai vista in questo terzo, lugubre e riottoso millennio, non so se mi spiego? oh, io incrocio le dita, voi invece gugòlate i ragassi e ascoltatevi le sette tracce: promettono un gran bene.
qui il loro sito officiale dove trovate tutto, e quando dico tutto intendo proprio tutto (frì daunlò, ndr): dephosphorus!
Leave a Reply